mercoledì, 16 Ottobre 2024

Stadi più sostenibili, l’opportunità dei fondi europei

Sommario
ilbollettino-fondi-ue-stadi

La sostenibilità ambientale è sempre più centrale anche nel calcio. Eppure, in Italia c’è ancora molto da lavorare. Soprattutto sul fronte delle strutture e della loro sostenibilità: sono pochi gli stadi italiani che rispettano i parametri delle Linee guida della UEFA. Per cambiare passo, però, una mano potrebbe arrivare dall’Unione Europea e dai fondi che mette a disposizione.

I fondi europei

Dei 194,4 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), 55 sono destinati alla transizione ecologica. Il Dipartimento per lo Sport gestisce invece direttamente 700 milioni. Inoltre, dei 1210 miliardi del bilancio 2021-2027 dell’Unione Europea, almeno 150 possono essere impiegato per ridurre l’impatto ambientale dello sport.

Gli esempi virtuosi

Gli esempi di stadi sostenibili, in Italia, sono pochi: lo Juventus Stadium di Torino, costruito con materiali recuperati dalla demolizione del vecchio Delle Alpi, e la Dacia Arena di Udine, sulla cui copertura saranno installati 2409 pannelli solari.

Le proposte respinte

Venezia e Firenze avevano proposto dei progetti da finanziare con il PNRR (la costruzione Bosco dello Sport, nel capoluogo veneto, e la ristrutturazione dell’’Artemio Franchi in Toscana), bocciati però dalla Commissione Europea.

I grandi eventi sportivi

L’occasione per un salto di qualità è data dai prossimi grandi eventi sportivi che si terranno in Italia: le Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina, e gli Europei di calcio del 2032 (insieme alla Turchia). Ma per non perdere il treno bisognerà servirà lungimiranza. ©

📸Credits: Canva