giovedì, 17 Ottobre 2024

Il punto sui Mercati – Crypto

Sommario

ETF su Ether approvato, cosa cambia per il Mercato crypto? Il clamore derivante dalla decisione della SEC attira investitori nel settore, perciò la tipica volatilità delle principali valute digitali tende a ridursi. Questa settimana, Ether è scesa dell’1,2%, mentre Bitcoin perde l’1,4%. Ma, se osserviamo l’andamento da inizio anno le due criptovaltue guadagnano rispettivamente il 68% e il 63%. Società finanziarie come Black Rock e VanEck diversificano così la loro offerta di ETF e attirano nuovi clienti.

Coinbase

D’altra parte, ciò potrebbe allontanare i trader speculativi dalle piattaforme come Coinbase. Infatti, il volume degli scambi crypto del più grande exchange statunitense è stato di 56 miliardi di dollari, nel quarto trimestre di quest’anno, rispetto al picco di 177 miliardi registrato nel medesimo periodo del 2021, al culmine della precedente corsa al rialzo del settore. Ma Coinbase è il depositario della maggior parte degli ETF statunitensi su Bitcoin a pronti ed è anche indicata come depositaria per cinque ETF spot sull’Ether. Sebbene i ricavi derivanti dalle commissioni di negoziazione difficilmente eguaglieranno i livelli raggiunti nel 2021. Infatti, i prezzi delle crypto sono già elevati, perciò potrebbero non essere in grado di salire così rapidamente.

Bitfarms

Bitfarms, società canadese che opera nel mining di Bitcoin, rifiuta l’offerta di acquisto (2,30 $ ad azione) da parte di Riot, che mirava a costruire un hub di mining. L’impresa di Toronto ritiene che sottovaluti le sue prospettive di crescita. Infatti, nonostante la capitalizzazione attuale sia di circa 935 milioni di dollari, è previsto un incremento del fatturato di circa l’80% quest’anno.

CleanSpark

CleanSpark è un’azienda attiva nel mining di Bitcoin, che possiede circa otto centri dati in Georgia (USA), per una capacità totale sviluppata di 230 megawatt (MW). Capitalizza 3,7 miliardi di dollari ed è previsto un incremento del fatturato di oltre il 125% nel 2024. Ma l’anno in corso non è privo di insidie per queste società, causa ricompense dimezzate dall’halving del 20 aprile e i nuovi ETF. Infatti, il lancio dei fondi spot sul bitcoin a gennaio spinge alcuni investitori ad abbandonare i titoli dei miners, in precedenza tra i pochi che offrivano un’esposizione alle crypto. A seguito dell’halving i compensi dei miners sono stati dimezzati a 3,26 Bitcoin per blocco. Di conseguenza, i ricavi per transazione scendono dagli oltre 192 dollari di marzo agli appena 60 dollari attuali. ©