giovedì, 17 Ottobre 2024

Siccità in aumento: le zone più colpite 

Sommario
siccità

La siccità colpisce ambiente ed economia. E danneggia i cittadini che nel nostro Paese consumano 215 litri di acqua al giorno. I settori sui quali influisce sono quelli che più incidono sulla quotidianità: la produzione di energia, l’industria, l’approvvigionamento idrico per le abitazioni e l’agricoltura. Le previsioni per il futuro non lasciano ben sperare. L’International Energy Agency ha infatti stimato una riduzione dei flussi idrici in Italia pari al 40% entro il 2025. Perché?

L’acqua scarseggia, cosa succederà?

La posizione centrale che occupiamo nel Mediterraneo ci rende particolarmente esposti al global warming. In sintesi l’Italia si riscalda e continuerà a riscaldarsi più rapidamente rispetto alla media mondiale. Per arginare il fenomeno ad aprile 2023 è stata istituita la Cabina di Regia per la Crisi Idrica composta da 7 Ministeri e dal Commissario Straordinario Nicola Dell’Acqua. Sicilia, Puglia e Calabria sono le regioni con maggiore stress idrico, la meno colpita è invece il Trentino-Alto Adige. Attualmente in Europa siamo al quinto posto per quota di territorio esposta a siccità severo-estrema. Negli ultimi due anni è cresciuta del 132%. Il 2022 è stato infatti il più siccitoso registrato nella storia d’Italia. E il 2023 ha seguito questa tendenza. Cosa succederà nei prossimi mesi?

Il bollettino della siccità, previsioni roventi

L’ultimo bollettino diramato dall’Osservatorio Siccità dell’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, fotografa la situazione. Maggio 2024 è stato il più caldo registrato, con un’anomalia di 1,52% rispetto al periodo preindustriale e l’11° mese consecutivo con un’anomalia pari o superiore a 1,5 gradi. Si stima che con una probabilità del 70-100% le temperature dell’aria del trimestre luglio-settembre saranno sopra la media. Così come si innalzeranno nelle acque superficiali del Mar Mediterraneo per l’intero trimestre. La popolazione sarà nel periodo medio-lungo (6-12-24 mesi) esposto alla siccità definita dal CNR criticità lieve. 

Siccità e agricoltura

Quali sono le aree più colpite? La siccità severo-estrema si sta manifestando soprattutto nei terreni con predominanza di colture irrigue che rappresentano l’85% dell’agricoltura tricolore. In queste zone il fenomeno è raddoppiato in soli due anni passando dal 22% al 45% degli appezzamenti terrieri (Libro Bianco – Valore Acqua The European House – Ambrosetti). La carenza idrica, insieme al gelo e alle alluvioni, ha causato nel 2022 perdite pari a 5,6 miliardi di euro per le aziende dei comparti cerealicolo, degli ortaggi, della frutta e del vino. Nel dettaglio: 800 milioni di euro nel Centro Italia; 2.300.000 euro al Nord; 2 miliardi e mezzo di euro al Sud e nelle Isole. La produzione ha subito un calo di volume a causa dei danni alle coltivazioni cui raccolto è diminuito del 2,4% (dati ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). ©

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