Definizione: la successione è una somma di denaro che deve pagare allo Stato chi riceve dei beni immobili in eredità.
Spiegazione: quando a seguito di un decesso un cittadino acquisisce fabbricati e/o terreni è obbligato a versare l’imposta di successione. Il suo importo è determinato dall’ammontare del patrimonio ereditato e dal grado di parentela tra il defunto e il beneficiario. Nella valutazione viene prevista l’esenzione nel caso in cui ci si riferisca a trasferimenti dal valore catastale inferiore a 1 milione di euro. Nel caso in cui si superi tale soglia figli, nipoti e coniugi dovranno pagare al Fisco il 4% del valore del lascito. Se si superano i 100mila euro ciascuno fratelli e sorelle corrisponderanno il 6%. Verseranno invece il 6% del totale i parenti entro il quarto grado, l’8% estranei e altri familiari. A tale cifra vanno aggiunte le imposte di trascrizione e di voltura catastale che hanno rispettivamente un’aliquota fissa del 2% e dell’1%.
Come funziona: la dichiarazione di successione deve essere presentata dai beneficiari del lascito all’Agenzia delle Entrate non più tardi di 12 mesi dal decesso del contribuente. Attualmente per semplificare gli adempimenti burocratici degli eredi il Consiglio dei Ministri con il decreto del 9 aprile 2024 ha reso più facile la sua compilazione. In più ha introdotto l’obbligo di presentare l’atto solo online. È stata infatti predisposta una piattaforma dalla quale scaricare il modulo precompilato che contiene già i dati anagrafici e l’eventuale richiesta di voltura catastale. L’utente deve limitarsi a validare o correggere le informazioni presenti. Al termine dell’iter telematico disporrà del calcolo automatico delle somme da versare comprensive dei tributi speciali, dell’imposta ipotecaria e di bollo. ©
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