mercoledì, 16 Ottobre 2024

PIF, l’ombra del colosso saudita si allunga anche sul golf

DiRedazione

4 Luglio 2024 , , , ,
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La battaglia sul prato da golf si conclude con un accordo tra la PGA, l’organizzazione che riunisce i principali tornei degli Stati Uniti, e LIV, il circuito di proprietà del fondo sovrano saudita PIF nato nel 2021 dopo un investimento da 2,4 miliardi di dollari. E che, dalla sua nascita, ha strappato ai concorrenti a stelle e strisce numerose star, a suon di contratti multimilionari.

I due circuiti si uniranno

Dopo una lunga querelle, infatti, i due circuiti golfistici si uniranno. Dando così vita a un’unica organizzazione, destinata a crescere in valore e prestigio. Già oggi, nonostante il passaggio di molti professionisti alla LIV per contratti da centinaia di milioni, il valore della PGA supera i 12 miliardi di dollari. Che, con questo ricongiungimento, possono aumentare ancora.

Le mani sullo sport mondiale

Il fondo saudita, quindi, continua la sua espansione tentacolare nel mondo dello sport, in cui ha iniettato già più di 6 miliardi. Oltre al campionato di calcio saudita e a diverse squadre (tra cui il Newcastle), PIF ha tentato di acquistare anche la Formula 1 da Liberty Media e i due circuiti tennistici ATP e WTA. Il suo portafogli vede anche partecipazioni in diversi settori economici acquisite a partire dal 2016.

La Saudi Vision 2030

La strategia del fondo arabo punta dritta al 2030, quando il governo saudita ha intenzione di raggiungere l’indipendenza economica dal petrolio. In quest’ottica, grazie a un patrimonio sconfinato (stimato in 776 miliardi di dollari), PIF ha potuto diversificare gli investimenti. E, grazie ai tanti campioni dello sport attirati in Arabia Saudita, migliorare anche la propria reputazione internazionale e attirare ulteriori partner globali. ©

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