mercoledì, 16 Ottobre 2024

Cosa minaccia ancora il sistema finanziario?

Sommario
sistema finanziario

Il sistema finanziario è più vulnerabile di quanto sembri. Nonostante la crisi paia ormai alle spalle, abbassare la guardia adesso potrebbe essere un grosso errore. È l’avvertimento lanciato dal Financial Stability Board, l’organismo internazionale che raccoglie le principali autorità finanziarie globali.

La raccomandazione

«Mentre il ricordo della crisi passata si appanna e cresce l’ottimismo per un soft landing dell’economia globale, è importante enfatizzare la presenza di “rischi di coda”» ha affermato Klaas Knot, Presidente del Financial Stability Board e della Banca Centrale Olandese, in una lettera indirizzata ai leader del G20.

Con un debito globale particolarmente alto in seguito alla crisi pandemica e una crescita in rallentamento, i rischi sistemici non possono essere sottovalutati. Una corda particolarmente sensibile, se si tiene conto dei rischi generati dall’instabilità politica e diplomatica, passibile di innescare shock di domanda anche notevoli.

Le “non banche”

In compenso, i rischi cui Knot guarda sono soprattutto interni. In particolare, sottolinea la necessità di «prendere di mira le debolezze presenti del sistema bancario». Un trend particolarmente pericoloso è quello delle cosiddette “banche ombra”. Si tratta di attori di Mercato che non dispongono di licenze bancarie, ma svolgono attività in qualche modo riconducibili a quelle degli istituti di credito, soprattutto per la loro importanza nel sistema finanziario. Si tratta soprattutto di hedge fund, fondi pensione, family office, asset manager e assicurazioni. La regolamentazione di questi operatori, che nel complesso detengono 218 miliardi di dollari, quasi la metà degli asset finanziari globali, rappresenta per Knot la principale priorità del sistema.

Il ruolo del regolatore

La palla va dunque al regolatore, cui si richiede un intervento di limitazione dei rischi associati alla cosiddetta NBFI (Non-Bank Financial Intermediation). Solo così si potrà tornare a recuperare agli organi di vigilanza quella capacità di intervento che lo sviluppo degli operatori a margine del sistema hanno in parte limitato.

Un approccio prudente, che ribadisce quanto affermato dallo stesso Knot in un suo recente intervento (in Cover sull’ultimo numero de Il Bollettino) riguardo alle prossime mosse dei banchieri centrali: «Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco». Una sottolineatura che riassume perfettamente l’atteggiamento guardingo delle autorità finanziarie rispetto a questa fase.

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📸 Credits: Canva

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".