mercoledì, 16 Ottobre 2024

Che cos’è una plusvalenza (e come si calcola)?

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Prosegue a tutto spiano il calciomercato. Mentre gli allenatori chiedono rinforzi, i dirigenti sono impegnati a cercare di accontentarli facendo quadrare i conti anche con delle cessioni. Queste vengono effettuate sempre cercando di realizzare una plusvalenza, come quella importante realizzata dal Bologna con la cessione di Riccardo Calafiori. Ma che cos’è e perché è così importante?

Che cos’è una plusvalenza

Il concetto di plusvalenza si lega a quelli di ammortamento e di costo del calciatore a bilancio. Infatti, il valore della plusvalenza è dato dalla differenza tra la cifra incassata da una società per la cessione di un calciatore e il suo valore residuo a bilancio. Il risultato può essere anche negativo: in tal caso viene definita minusvalenza.

Come si calcola

Ad esempio, nel caso del passaggio di Riccardo Calafiori dal Bologna all’Arsenal per 45 milioni, la plusvalenza realizzata dagli emiliani è corposa. La società di Joey Saputo, infatti, lo ha acquistato un anno fa dal Basilea a circa 4 milioni, facendogli stipulare un contratto quadriennale. Grazie all’ammortamento da 1 milione l’anno, il suo valore residuo a bilancio per i bolognesi era pari a 3 milioni. Gli emiliani possono così iscrivere un utile da 42 milioni dall’operazione. Anche se, in base agli accordi con il Basilea, i felsinei dovranno versare agli elvetici il 50 per cento dell’incasso.

Perché è così importante

Le plusvalenze sono oggi uno dei principali strumenti utilizzati dai club per migliorare il bilancio e ridurre le perdite. In sede di calciomercato, quindi, si assiste frequentemente a operazioni che servono soltanto a questo scopo. E che, non di rado, finiscono sotto gli occhi degli inquirenti. ©

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📸Credits: Canva

Sai che cos'è una plusvalenza e come si calcola?