mercoledì, 16 Ottobre 2024

Prima Ferragni con il Pandoro Gate, ora Lamborghini per evasione fiscale: arrivano i guai per gli influencer?

DiIlaria Mariotti

1 Ottobre 2024
Sommario

Nuova tegola sulle teste degli influencer. O almeno così sembra dopo il caso dell’accertamento dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di Elettra Lamborghini. L’ereditiera è stata denunciata dalla Guardia di Finanza di Bologna per evasione fiscale. La cifra ammonta a 1 milione di euro, secondo le Fiamme Gialle da ricondurre alla società Deseos ent Srl, azienda che sarebbe stata creata per raccogliere i proventi ottenuti dalla cantante bolognese grazie ad alcuni post su Instagram. Lei respinge le accuse al mittente. Ma qualcosa nel settore sta cambiando, perché i guadagni che avvengono per le sponsorizzazioni nei post non sempre seguono strade trasparenti. Trucchi, abiti, location, viaggi, giochi… ora sono tutti sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate. «Si sta cercando di vedere chiaro nel mestiere di influencer, che è di fatto una novità», dice Gianluca Giuffrida, dottore commercialista e CEO di Advisory Network Stp. «Normale che si indaghi, considerando l’entità del giro di affari. Che spesso si aggira sulle centinaia di migliaia di euro l’anno».

Come funzionano gli accertamenti

Il Fisco sta tentando di comprendere i meccanismi dietro la creazione dei post. «Procede però per presunzioni, perché di fatto ogni volta ci sono accordi commerciali diversi tra azienda e influencer».

Come funziona allora?

«Chi accerta parte dall’idea che ogni post valga ipotizziamo mille euro. Su quella base poi contesta al contribuente una cifra da versare al Fisco. Spesso sono avvisi bonari, nient’altro che una richiesta di approfondimento».

A quel punto però scatta l’inversione dell’onere della prova per cui chi è attenzionato deve difendersi dimostrando di non essere colpevole…

«Oppure, come spesso accade, di aver ceduto i diritti di immagine a una agenzia».

Quali sono le tempistiche

Gli accertamenti possono andare molto per le lunghe

«Se l’Agenzia delle Entrate esegue un accertamento e si risponde con una buona memoria difensiva il tutto può chiudersi nel giro di qualche mese».

Diverso il caso di denuncia o di condanna vera e propria

«Lì si devono superare tre gradi di giustizia tributaria. E per passare al setaccio tutta la documentazione possono volerci anche una decina d’anni».

Le conseguenze del caso pandoro

Senza il caso Ferragni si sarebbe arrivati a tutto ciò?

«Probabilmente il Pandoro Gate ha fatto da booster. I casi di indagine nei confronti degli influencer c’erano anche prima di quella data. Bisogna pensare poi che l’Agenzia guarda non al presente, ma a quanto accaduto 6 anni indietro, ovvero a ciò che sta per decadere».

Adesso sotto la lente di ingrandimento c’è il 2018, anno in cui l’era degli influencer stava per esplodere…

«Ecco perché l’Agenzia si sta concentrando su questo mondo».

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📸Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.