venerdì, 18 Ottobre 2024

Manovra 2025, ecco tutti i bonus

DiIlaria Mariotti

18 Ottobre 2024
Sommario

Bonus per chi ha figli, fringe benefit, e bonus ristrutturazioni. Sono alcune tra le principali riforme all’interno della Manovra 2025. Va precisato però che manca ancora l’ufficialità perché il testo del disegno di Legge di Bilancio arriverà in Parlamento lunedì. E mentre non si fermano le polemiche sul nodo delle risorse – il costo della prossima legge di Bilancio è di 30 miliardi – si preannunciano conferme e alcuni cambiamenti. Ecco quali (qui i precedenti articoli sui bonus in vigore).

Nuovi bonus

La principale novità è la Carta per i nuovi nati, sulla falsariga del vecchio Bonus bebè. Ai nati del 2025, se appartenenti a nuclei con Isee fino a 40mila euro, arriveranno 1.000 euro da spendere per il primo anno di vita. Cambierà anche il congedo parentale, che vedrà aumentare da due a tre i mesi di assenza dal lavoro retribuiti all’80%. Una misura valida solo per i genitori con un lavoro dipendente, e interscambiabile tra i genitori fino ai sei mesi del figlio.

Bonus confermati

Sempre in ambito aiuti alle famiglie, arriva la conferma per il bonus mamme, l’esonero contributivo per chi ha almeno due figli. Lo stesso vale per il bonus nido. Resterà anche il bonus ristrutturazioni al 50%, alle stesse condizioni del 2024, quindi con un limite di spesa di 96mila euro. La proroga varrà solo per le prime case, mentre l’aliquota si riduce al 36% per le seconde. Oggetto dello sconto fiscale sono i lavori di manutenzione straordinaria, il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, oppure lavori di manutenzione ordinaria per le parti comuni di edifici residenziali. Rinnovato anche il bonus mobili al 50%.

Modifiche ai bonus aziendali

Modifiche anche al welfare aziendale, in particolare ai fringe benefits, ovvero beni e servizi non in denaro (esempio la copertura delle spese di viaggio) che il datore di lavoro può riconoscere ai dipendenti. Sono costi su cui non vengono pagate le tasse né dal lavoratore né dal datore di lavoro, mentre a farsene carico è lo Stato. Per il 2025 è prevista la maggiorazione degli importi per i neoassunti che trasferiscano la propria residenza di oltre 100 chilometri. C’è poi la conferma del tetto esentasse a mille euro, che raddoppiano a 2mila per le famiglie con figli. Nel 2024 invece, per i lavoratori con figli, il limite era di 3mila euro.

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📸 Credits: Canva   

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.