Torna a crescere il turismo tra gli europei, mentre calano i viaggi di lavoro. Sono oltre un miliardo quelli registrati da Eurostat nel 2022 con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente.

Viaggi di lavoro in calo nell’Unione Europea
Le trasferte professionali invece sono in progressivo declino, diminuite del 15% nell’ultimo decennio. Il 91% del totale sono avvenuti per motivi personali con una spesa media di 87 euro a notte per i pernottamenti. Nel 2022, l’Unione Europea aveva un totale stimato di 28,9 milioni di posti letto disponibili in più di 620.000 strutture ricettive turistiche.
Chi sono i turisti che spendono di più?
I turisti che spendono di più per viaggiare sono i lussemburghesi, seguiti dai turisti austriaci (154 euro) e dai turisti estoni (128 euro). Quelli che tendono maggiormente al risparmio sono i cechi insieme ai greci (45 euro a notte) e i polacchi (44 euro notte). Gli italiani si attestano nella media con 71 euro a notte. In sintesi i dati rilevano che rispetto al 2019 la ripresa è stata più rapida per i viaggi personali (-4%) che per i viaggi d’affari (-20%). Dieci anni fa, nel 2013, i viaggi per motivi personali erano inferiori, sono infatti cresciuti del 6% (+55 milioni), mentre i viaggi per motivi professionali sono diminuiti del 15% (-18 milioni).
Viaggi d’affari, l’Italia tra i leader mondiali
Il BelPaese, in controtendenza con i dati europei, risulta al terzo posto a livello internazionale come destinazione per viaggi d’affari con una permanenza media di 14 giorni. Tra le 20 città leader mondiali del business tourism appaiono infatti Milano e Roma, con notevoli benefici per l’indotto e, di conseguenza, per l’economia del territorio. ©
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