giovedì, 17 Ottobre 2024

4 temi economici centrali al G7 in Puglia

Sommario
G7

Il G7 italiano di Borgo Egnazia, in Puglia, catalizza l’attenzione. Piattaforma politica senza pari, in vista delle imminenti elezioni francesi, britanniche e americane, il summit rappresenta anche l’occasione di far vedere la forza negoziale dell’Italia in vista dell’elezione di una nuova Commissione Europea. Ma quali sono i principali temi economici sul tavolo?

1. Aiuti all’Ucraina

Il contrasto all’invasione russa è al centro del vertice fin dall’inizio. Già con la dichiarazione rilasciata al termine dei lavori del primo giorno, i partecipanti si impegnano a devolvere 50 miliardi di dollari aggiuntivi sotto forma di prestito al Governo di Kiev. Una somma che sarà finanziata in larga parte dai profitti degli asset russi congelati in mano ai Paesi occidentali. Adesso, perché il provvedimento diventi operativo, manca solo la ratifica da parte delle nuove istituzioni che si insidieranno a Bruxelles.

2. Africa

Un altro aspetto importante è la questione africana: i G7 cercano strategie per accelerare lo sviluppo locale e arrestare l’avanzata delle influenze russe e cinesi sul continente. Per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, questo tavolo è anche l’occasione ideale per cercare nuovi appoggi al Piano Matteo per la Cooperazione Italia-Africa. Lanciato alla fine di gennaio dal Governo italiano e da alcuni accusato di essere autoreferenziale, avrà bisogno di un vasto appoggio internazionale per poter essere attuato a dovere e raggiungere la scala auspicata.

3. Climate change

Cambiamento climatico e sviluppo è il titolo dato a uno dei temi di discussione dell’evento. Difficile, tuttavia, aspettarsi seri passi avanti sul tema, specie in termini di budget e di investimenti. Al G7 non parteciperanno, infatti, nemmeno come ospiti, Cina, e Russia, due dei quattro Paesi più inquinanti al mondo in termini di emissioni di CO2. In compenso, l’incontro di questi giorni potrebbe cominciare a dettare il passo dell’agenda climatica di quest’anno, avviando il percorso verso la COP 29 di Baku a novembre.

4. Pechino e la “sicurezza economica”

In assenza della Cina, i leader occidentali si trovano a discutere anche del futuro dei rapporti col gigante asiatico. L’intenzione, confermata più volte dalla fine della pandemia, è quella di attuare una generale strategia di decoupling e di rafforzamento elle industrie locali in merito a produzioni ritenute ‘strategiche’. Pechino è appunto protagonista del dibattito su questo tema, non a caso battezzato “Sicurezza economica e indo-pacifico”. Dai colloqui di questi giorni potrebbe emergere una posizione più chiara del blocco nei confronti della concorrenza cinese, accusata di non giocare alle stesse regole. Le conseguenze sulle prossime strategie commerciali e industriali, specialmente per un’Europa al momento in attesa di nuove istituzioni, potrebbero essere notevoli. ©

📸 Credits: Canva

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".