mercoledì, 16 Ottobre 2024

Il punto sui Mercati – Stati Uniti

Sommario

Stati Uniti: bolla destinata a scoppiare o investimento redditizio? L’indice S&P 500 guadagna il 12% quest’anno, spinto dal settore dell’intelligenza artificiale. Giganti come Microsoft e Alphabet (Google) sono cresciuti rispettivamente del 8% e 17%. Performance che non reggono in confronto al +111% di Nvidia. L’azienda con una capitalizzazione di 3,3 triliardi di dollari è diventata la società più grande al mondo quest’anno. Secondo Neil Shearing, capo economista di Capital Economics, la bolla dell’AI non scoppierà presto. Anzi, si aspetta che l’indice S&P 500 superi quota 7.000 $ entro il 2025. «Se osserviamo il percorso degli utili societari, questi continuano a crescere e a superare le aspettative nella maggior parte dei casi. Inoltre, la FED potrebbe tagliare i tassi di interesse dopo l’estate». Ma, quanto è solida l’economia americana?

Il deficit di bilancio degli Stati Uniti

Forse, l’economia americana è più fragile di quanto sembra. Il deficit di bilancio USA potrebbe salire a 1.915 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, equivalenti al 6,7% del Pil. Verrebbe così superato il deficit dell’anno precedente, che ammontava a 1.695 miliardi di dollari, segnando così un nuovo record. Senza interventi correttivi, il debito pubblico è previsto arrivare a 50.700 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, pari al 122% del Pil.

Da cosa dipende?

Le spese per i prestiti agli studenti, il programma sanitario federale Medicaid, il risanamento delle banche e l’impegno nelle guerre a fianco di Ucraina e Israele incidono significativamente sul disavanzo degli ultimi mesi. Queste spese straordinarie costituiscono circa l’80% dell’aumento di 408 miliardi di dollari nel debito pubblico rispetto alle previsioni di febbraio, che indicavano un disavanzo di 1.507 miliardi. 

Cosa farà la FED?

La Federal Reserve potrebbe prepararsi a tagliare i tassi d’interesse. Infatti, i dati economici migliori del previsto, confermano il calo dell’inflazione. Ciò è avvenuto insieme a un ammorbidimento del Mercato del lavoro. Gli economisti si aspettano la prima riduzione dei tassi a settembre. Secondo Jerome Powell (Presidente della Federal Reserve) la Fed non deve concentrarsi esclusivamente sull’inflazione. Piuttosto, deve essere consapevole di non causare inavvertitamente un’eccessiva perdita di posti di lavoro continuando a colpire l’economia statunitense con tassi di interesse elevati. ©