mercoledì, 16 Ottobre 2024

Tassi di interesse, quali sono gli indicatori di riferimento?

Sommario

Il panorama finanziario europeo ha tra i principali tassi d’interesse di riferimento l’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) e l’Eurirs (Euro Interest Rate Swap). Questi indicatori giocano un ruolo chiave nei Mercati finanziari, influenzando prestiti, finanziamenti e contratti finanziari. 

L’Euribor

L’Euribor è il tasso di riferimento che riflette il costo medio al quale le banche europee si prestano denaro tra di loro. Si calcola sulla base dei tassi di deposito interbancari, ossia sulla media ponderata delle transazioni effettuate da un gruppo di banche, rappresentative del panorama creditizio europeo e mondiale. Viene pubblicato giornalmente su diverse scadenze (1 settimana, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno). L’Euribor è solitamente inserito come indice di riferimento dei mutui a tasso variabile.

L’Eurirs

Detto anche Irs (Interest Rate Swap), è il tasso d’interesse medio al quale le principali banche europee stipulano derivati (swap) a copertura del rischio di interesse. In un contratto Irs, la parte acquirente si impegna a pagare un tasso di interesse fisso per l’intera durata del contratto in cambio di un tasso di interesse variabile, pagato dalla controparte, che segue un indice di riferimento, di norma l’Euribor. La media dei tassi fissi concordati nei contratti Irs determina il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso. Il tasso applicato al mutuatario sarà dato infatti dalla somma tra lo spread richiesto dalla banca e l’indice Eurirs utilizzato a seconda della durata del mutuo.

Come ha inciso il contesto economico sui finanziamenti?

L’ondata inflattiva registrata a partire dal 2021 ha costretto la Banca Centrale Europea adalzare velocemente i tassi d’interesse. In appena 15 mesi il rialzo è stato pari a 450 punti base, incremento che ha influenzato gli interessi che le banche applicano. Con un’inflazione in discesa, aumentano le probabilità di una riduzione dei tassi d’interesse nel corso del 2024. Secondo Goldman Sachsl’inflazione nel 2024 per l’area euro sarà al 2,6% su base annua. La banca d’affari statunitense si aspetta perciò che il primo taglio dei tassi di riferimento della BCE avverrà nel corso del terzo trimestre del prossimo anno. 

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.