giovedì, 17 Ottobre 2024

Come funziona un conto deposito?

Sommario

Il conto deposito è come un salvadanaio in cui si immette denaro. A capitale garantito, in cambio si ottiene un interesse variabile in base alla durata dell’investimento e alla tipologia di deposito scelta. Serve a ottenere un rendimento sicuro grazie alla maturazione di interessi prestabiliti al momento di stipula del contratto.

Le differenze con il conto corrente

Va distinto dal tradizionale conto corrente. L’operatività del conto deposito si limita infatti a versamenti e prelievi, ma non esiste un collegamento con bancomat o carta di credito. Al pari del conto corrente però la tassazione applicata è pari al 26%. In più l’aliquota è applicata alla fonte: vale a dire che gli interessi vengono tassati prima del rimborso.

Libero o vincolato

Il conto deposito può essere libero o vincolato. Nel primo caso i soldi sono sempre disponibili e si possono prelevare somme in qualsiasi momento senza alcuna penale. Lo svantaggio consiste nel fatto che il tasso di interesse offerto è inferiore a quello del deposito vincolato.Il vincolato è una forma di investimento con una scadenza contrattuale che può variare dai 3 ai 60 mesi, con scadenze intermedie di 6, 12, 18, 24, 36 e 48 mesi. In questo caso la banca riconosce un maggior rendimento che cresce in base alla durata del vincolo.

È sicuro il conto deposito?

Il livello di sicurezza dipende dalla solvibilità della banca. Tuttavia se si investono meno di 100mila euro per ogni intestatario si può stare tranquilli. In caso di insolvenza della banca, la direttiva 2009/14/CE stabilisce che gli importi sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. Vale a dire che nello sfortunato caso di fallimento dell’istituto di credito, il rimborso del capitale è fino alla concorrenza di 100mila euro per ogni depositante.

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📸 Credits: Canva.com

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.