Dove si acquistano le azioni? In Borsa, naturalmente. Ma questo cosa vuol dire, in concreto?
Acquisto diretto
Per acquistare un’azione, hai due possibilità: in linea teorica, puoi stipulare direttamente un accordo privato con chi possiede una quota. Un tempo, quando la Borsa era un luogo fisico, la maggior parte delle transazioni si conducevano così, di persona e con una bella stretta di mano.
Gli intermediari
Oggi, tutte queste funzioni sono digitalizzate e non è più necessario scambiarsi documenti fisici per effettuare una transazione. Per questo, per le società quotate in Borsa, esiste una seconda opzione: rivolgersi ai cosiddetti intermediari finanziari, società come banche, Società di Gestione del Risparmio (SGR) e Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), che fanno da punto di contatto tra venditori e acquirenti, dietro il pagamento di una commissione.
Il tratto comune di queste società è il fatto di dover seguire determinate regole a tutela dell’investitore, che vengono fatte rispettare dalla Banca d’Italia e dalla CONSOB, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
Risparmio gestito e amministrato
I servizi offerti dagli intermediari sono di due tipi: il risparmio gestito, in cui l’investitore affida le proprie risorse a un gestore patrimoniale, delegandolo a investirle per lui; il risparmio amministrato, in cui è il risparmiatore a decidere in autonomia in cosa vuole investire. In questo caso, l’intermediario si limita a fare da sostituto d’imposta.
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19 Settembre 2024