giovedì, 17 Ottobre 2024

Jamry, Mares Group: «Il Paese è leader nel settore degli elettrodomestici grazie alla combinazione tra tecnologia avanzata e design di alta qualità»

Sommario

Nuove scosse colpiscono il settore degli elettrodomestici. La domanda è in saturazione in seguito alle vendite record registrate negli anni della pandemia, mentre emergono altre preoccupazioni legate alle crisi internazionali. Gli ultimi dati non sono i più incoraggianti: dopo un 2022 leggermente negativo (-2,7%), il Mercato italiano della tecnologia di consumo ha chiuso il 2023 con una flessione più marcata del fatturato: -6,4% (Dati GfK Market Intelligence), con il giro d’affari che si ferma a un valore complessivo di 16 miliardi di euro a fine anno. Il trend è leggermente più negativo se si analizzano i volumi venduti: in questo caso il calo è stato del 7,3% rispetto all’anno precedente.

E pensare che, dopo la fine delle chiusure imposte dal Covid-19, il settore aveva segnato una forte crescita, evidente anche nelle quotazioni. Su tutte, quella della gigante Candy Club Holdings Ltd che, tranne nella forbice tra febbraio e ottobre 2022, ha continuato a segnare un’impennata con 110,4 milioni di capitalizzazione di Mercato e ricavi che raggiungono 1,09mila. E lo stesso vale per l’italiana Indesit, che dal 2016 è diventata marchio della multinazionale statunitense Whirlpool Corporation: ricavi pari a 3,31 miliardi e curva in salita da marzo 2020 (tranne tra marzo e ottobre 2022).

Il comparto elettrodomestici

Per i grandi elettrodomestici, il 2023 ha registrato un dato negativo a volume sell-out (-1,8%) ma con un +4,1% a valore, comunque inferiore al tasso di inflazione. La produzione è in calo del 16,4% (-18% nel 2022), conseguenza diretta della contrazione di tutti i Mercati europei. A essere in difficoltà sono soprattutto il freddo e le asciugatrici (sostanzialmente stabili rispetto ad un 2022 decisamente negativo).

Analogamente, i piccoli elettrodomestici hanno registrato nel 2023 sostanzialmente piatto a valore (+0,3% rispetto al 2022) ma con andamento a volume negativo (-1,4%). A sostenere il fatturato complessivo, troviamo il comparto Casa (+1,1% a valore, -2,6% a volume), complice soprattutto la categoria degli Aspirapolvere (+2,3%) che con scope elettriche ricaricabili e robot hanno introdotto sul Mercato nuovi modelli innovativi, e il comparto Cucina (+1,2% a valore, +2,2% a volume) grazie ai dati positivi dalle macchine da caffè e delle friggitrici ad aria. Al contrario, a mostrare sofferenza è il comparto Persona, non solo a valore (-1,8%), ma anche a volume (-4,0%), con un calo registrato in tutte le principali categorie ad eccezione del mondo dell’igiene orale (+1,9% a valore, -3,4% a volume).

Il bonus elettrodomestici

Un po’ di supporto viene dal bonus elettrodomestici, disponibile fino alla fine dell’anno. È una detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari entità. Può beneficiare della detrazione, secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, chi acquista entro il 31 dicembre 2024 elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla A per i forni, alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori, è possibile fruire di una detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 5mila euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto. Il limite massimo riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Di conseguenza, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio (per altri dettagli, visita lo spazio dedicato ai bonus sul nostro sito www.ilbollettino.eu).

La direttiva UE sul diritto di riparazione

Nel frattempo, il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva sul diritto alla riparazione. L’obiettivo è allungare la vita dei prodotti e garantire circolarità dell’economia, scoraggiando le sostituzioni e gli acquisti del nuovo. La direttiva si applica a tutti i prodotti con requisiti di riparabilità previsti dal diritto dell’UE, come frigoriferi, lavatrici, aspirapolvere, smartphone e tablet.

«Negli ultimi dieci anni, abbiamo visto una crescente integrazione delle tecnologie smart, con dispositivi sempre più connessi e gestibili da remoto», dice Frans Jamry, fondatore e amministratore delegato di Mares Group. «L’efficienza energetica è diventata una priorità, spinta da normative più stringenti e da una maggiore consapevolezza ambientale. Il design, sempre più minimalista e funzionale, si è evoluto per integrarsi con gli spazi moderni. Inoltre, si è assistito a una crescente personalizzazione dei prodotti per rispondere meglio ai bisogni specifici dei consumatori».

Come ci si avvicina a questo mondo?

«Io ho iniziato a lavorare in Philips non appena terminata la scuola. L’azienda aveva appena iniziato nel settore degli elettrodomestici e io sono stato coinvolto più o meno fin dall’inizio. A quel tempo, si trattava di un business OEM, vale a dire che i prodotti venivano acquistati da altre aziende. Oggi sono più di 60 anni che lavoro nel comparto. 16 con la Philips, di cui 11 in Olanda e 5 in Italia. Poi 3 anni nel Gruppo Merloni e 43 anni con la mia azienda. Quando ho deciso di avviare la mia attività nel 1981, è stato perché a quel tempo c’erano ottime aziende italiane con prodotti vincenti, ma senza idea di come commercializzarli all’estero».

E come si possono varcare i confini nazionali?

«Bisogna conoscere molto bene il prodotto che si sta vendendo. Poi avere una strategia di vendita e puntare al giusto target. Infine, costruire un rapporto equilibrato, serio e duraturo con i produttori e con i clienti in modo tale da avere fiducia reciproca».

Quali sono i punti di forza per farsi strada nel settore?

«La chiave è offrire un servizio di marketing su misura per i produttori di elettrodomestici, facendo da ponte tra domanda e offerta in modo serio, trasparente, flessibile e duraturo. Per questo motivo, in più di quarant’anni di attività, Mares ha lavorato per oltre 200 clienti in tutto il mondo, fornendo servizi dedicati a favorire la crescita aziendale e il successo sul Mercato internazionale, promuovendo lo sviluppo di sinergie e del know-how delle aziende che hanno deciso di affidare il proprio business».

Che ruolo gioca l’Italia nel panorama europeo e internazionale?

«Il Paese rimane, nonostante tante difficoltà, un leader indiscusso nel settore degli elettrodomestici a livello europeo e mondiale, grazie alla nostra capacità di combinare tecnologia avanzata e design di alta qualità.  Le aziende italiane di medie e grandi dimensioni si avvalgono, per alcuni aspetti produttivi, di tecniche artigianali che conferiscono ai prodotti un tocco unico e distintivo. Si distinguono per la loro attenzione alla sostenibilità e all’innovazione, posizionandosi come attori chiave nelle esportazioni di prodotti di alta gamma. Siamo considerati un punto di riferimento non solo per il know-how manifatturiero, ma anche per l’attenzione all’estetica e alla funzionalità».

Quali sono i prodotti trainanti del Mercato e quelli che invece vanno meno bene?

«I prodotti di spicco del Mercato sono quelli legati alla smart home e all’efficienza energetica, come frigoriferi e lavatrici intelligenti, dotati di connettività e funzioni avanzate. Al contrario, i prodotti più tradizionali e meno innovativi, come le lavastoviglie base o i forni senza funzioni smart, hanno registrato una decrescita, complice l’attenzione dei consumatori verso le tecnologie avanzate e il risparmio energetico».

Qual è lo stato della filiera del bianco?

«In Italia gode di buona salute, anche se affronta sfide significative. La domanda spinge verso l’efficienza energetica e l’automazione. Tuttavia, la filiera è sotto pressione a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e della logistica. Le aziende del settore stanno reagendo con investimenti in automazione e innovazione e con una maggiore attenzione alla sostenibilità, cercando di ridurre l’impatto ambientale della produzione e dei prodotti finali».

La situazione geopolitica come ha influenzato il settore?

«Con le tensioni commerciali e i conflitti internazionali, ha influito sulla disponibilità di materie prime e sulla catena di approvvigionamento globale. Le sanzioni economiche e le restrizioni commerciali hanno comportato un aumento dei costi di produzione e ritardi nella consegna dei componenti. Le aziende del settore hanno dovuto adattarsi, rivedendo le strategie di approvvigionamento e investendo in soluzioni locali per mitigare l’impatto delle perturbazioni internazionali».

Che impatto ha la guerra dei microchip?

«La carenza di microchip ha avuto un impatto significativo sul nostro settore, rallentando la produzione di molti dispositivi, soprattutto quelli di fascia alta che integrano tecnologie avanzate. Molte aziende hanno dovuto posticipare il lancio di nuovi prodotti o riorganizzare la produzione per far fronte alla scarsità di componenti essenziali. Tuttavia, il comparto ha reagito con flessibilità, cercando soluzioni alternative e rafforzando la collaborazione con i fornitori per garantire una continuità nella produzione».

Quali sono le nuove tendenze del Mercato?

«Si concentrano sull’integrazione di intelligenza artificiale e connettività, con elettrodomestici sempre più smart appunto, in grado di apprendere dalle abitudini degli utenti e di ottimizzare consumi e prestazioni. La sostenibilità rimane centrale, con un forte focus sull’uso di materiali riciclati e sul miglioramento dell’efficienza energetica. Anche il design diventa più modulare e personalizzabile, per rispondere alle richieste di una clientela sempre più attenta».

E le prospettive per i prossimi anni?

«Positive, con una continua crescita della domanda di elettrodomestici smart e sostenibili. Le aziende investiranno sempre di più in tecnologie verdi e in soluzioni integrate per la casa intelligente. Il settore dovrà affrontare sfide legate alla volatilità delle materie prime e alle tensioni geopolitiche, ma l’innovazione e la capacità di adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori saranno i fattori chiave per mantenere la competitività e la crescita del Mercato».                                 

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📸 Credits: Canva.com

Articolo tratto dal numero del 1 ottobre 2024 de il Bollettino. Abbonati!

Determinata, ambiziosa, curiosa e precisa. La passione per il giornalismo mi guida fin da bambina. Per Il Bollettino mi occupo di Startup e innovazione, curo le interviste video ai player del settore e seguo da anni la realtà delle PMI.