mercoledì, 16 Ottobre 2024

I guai in tribunale di Dior e Armani

DiIlaria Mariotti

15 Ottobre 2024

ll prezzo dei beni di lusso è giustificato? Dubbio lecito, specie alla luce delle ultime indagini del Tribunale di Milano: a giugno è emerso, tanto per fare un esempio, che una borsa Dior venduta in boutique a 2.600 euro esce in realtà dall’opificio in cui è prodotta al costo di 53 euro. A confezionarla sono operai cinesi, per di più in nero – dicono le carte dell’inchiesta.

Così è scattata la misura preventiva dell’amministrazione giudiziaria per la committente Manufactures Dior, Srl. operativa con 700 dipendenti e 650 milioni di fatturato nel 2022. Una sorta di commissariamento per la società appartenente al ramo italiano Christian Dior Italia, a sua volta riconducibile alla casa madre francese LVMH.

La faccenda, però, non sfocia nel penale: più che un’accusa, la misura della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano è un rimprovero. Il meccanismo «colposamente alimentato dalla Manufactures Dior Srl.» si legge nell’ordinanza, «è quello di non aver verificato la reale capacità imprenditoriale delle società appaltatrici alle quali affidare la produzione». L’azienda, nell’ambito del libero esercizio della propria attività economica, «ha agito con inerzia o cattiva organizzazione interna», agevolando una serie di reati. Il caporalato in primis, messo in atto da subappaltatori cinesi che sfruttano i lavoratori.

Dior non è la sola. Anche la Giorgio Armani Operations la scorsa primavera era finita in amministrazione giudiziaria. I motivi si ripetono: «Agevola il caporalato». E la stessa sorte, a gennaio, era toccata alla Alviero Martini spa, accusata di applicare lo stesso schema.

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📸 Credits: Canva   

Articolo tratto dal numero del 15 ottobre 2024 de il Bollettino. Abbonati!

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.