mercoledì, 16 Ottobre 2024

Come scegliere le aziende giuste su cui investire?

Sommario

Nelle scelte d’investimento individuali «più che guardare al singolo titolo di un’azienda, a un settore specifico oppure a un’area geografica, l’importante è capire qual è o quali sono gli obiettivi di investimento. In modo da definire e poi seguire una strategia più complessiva che porti a raggiungere quegli obiettivi», dice Francesco Mecca, consulente finanziario e socio ANASF (Associazione nazionale consulenti finanziari).

Di cui è anche responsabile territoriale Educazione finanziaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta, in particolare del progetto Economic@mente – Metti in conto il tuo futuro, rivolto agli studenti delle scuole superiori.

Guardare all’andamento in prospettiva

«Una volta si diceva che bisogna dare un nome ai soldi, cioè, che sia un accantonamento o un investimento, l’operazione deve avere una ragione chiara per l’investitore. Quindi, ci deve essere non solo un quanto e un quando, ma soprattutto il perché. Da ciò derivano le scelte finanziarie conseguenti».

In ogni caso, «il consiglio principe è quello di usare strumenti d’investimento collettivi come i fondi, con cui, grazie al lavoro professionale dei gestori, è possibile scegliere le soluzioni ad hoc e pianificare al meglio qualunque capitale venga investito».

I rendimenti futuri dipendono dalle strategie

La scelta delle aziende su cui investire è infinitamente ampia e diversificata, per questo «è importante vedere non solo la situazione dei fatturati o dei dividendi delle società, ma soprattutto quello che è l’andamento in prospettiva. Quindi, prestare attenzione non soltanto a ciò che un’azienda sta facendo oggi, ma anche a ciò che si sta preparando a fare in futuro, che direzione sta prendendo e dove sta investendo».

Anche perché ogni investimento – a meno che non sia speculativo e di breve respiro –, deve guardare in là nel tempo e ai risultati non a breve ma a quelli che verranno.

Valutare e prevedere con un orizzonte ampio

«Diciamo che nel valutare un’azienda ci vuole come un’ottica strabica: guardare ai numeri e alle performance del trimestre, del semestre, dell’anno, e ancora di più cercare di vedere e capire cosa farà e come potrebbe essere tra cinque, sette, dieci anni, a seconda dell’orizzonte d’investimento».

Mecca rimarca anche che «scegliere un singolo titolo o un singolo indice o Mercato, per quanto performante, può creare oscillazioni pericolose o impreviste che poi è difficile recuperare. Meglio fare una diversificazione più ampia possibile. Quindi, non solo per settore merceologico, area geografica, tipo di strumento finanziario, ma anche per il timing d’investimento». ©

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